CINTA MURARIA DI BENEVENTO
La cinta muraria di Benevento è una delle principali vestigia longobarde della città e costituisce un raro esempio di cinta urbana altomedievale ancora in discreto stato di conservazione. Ne rimangono oggi alcuni tratti consistenti: uno, che costeggia via Torre della Catena, delimita a sud il quartiere medievale del Triggio; un altro, del quale segue l'andamento il viale dei Rettori, costituisce la parte nord del perimetro del Piano di Corte; mentre l'ultimo è l'orlo meridionale della collina del centro storico, in corrispondenza di uno strapiombo sotto il quale si estendono i nuovi quartieri di Benevento.
La cinta si apriva in otto porte, delle quali una era l'Arco di Traiano, ribattezzato Porta Aurea; un'altra, Porta Somma, fu poi inglobata nella Rocca dei Rettori; Port'Arsa, probabilmente sorta in epoca tardoromana, è l'ingresso al Triggio. Era a questa porta che conduceva la via Appia Antica, passando per il ponte Leproso. Le altre porte sono andate distrutte.
Sono superstiti alcune torri di avvistamento: la Torre De Simone (dal nome del palazzo che l'ha inglobata) e la Torre del Santo Panaro (così detta da un bassorilievo su di essa che raffigura un uomo con in mano un paniere) sono entrambe circolari e si trovano nella zona nord delle mura. Nella parte meridionale si trovano invece due torri a base poligonale, di cui la più notevole è Torre della Catena.
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CINTA MURARIA DI BENEVENTO
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